il cavallo GAUDENZIA
GAUDENZIA, ha corso il suo primo palio nel'Onda l'Agosto del 1952, corsi in totale 15, di cui vinti 4
Elenco dei palii corsi
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Palio
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corso
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contrada
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fantino
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canape
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vittoria
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1) | il 16 | CIANCONE | 8 | |||
2) | il 2 | IL TERRIBILE | 3 | |||
3) | il 16 | IL TERRIBILE | 10 | |||
4) | il 2 | VITTORINO | 10 | X | ||
5) | il 16 | VELENO | 3 | scosso | ||
6) | il 5 | VITTORINO | 10 | X | ||
7) | il 16 | CIANCONE | 6 | |||
8) | il 2 | BIONDO | 10 | |||
9) | il 16 | MEZZETTO | 4 | X | ||
10) | il 2 | BIBA | 5 | |||
11) | il 16 | IL TERRIBILE | 6 | |||
12) | il 16 | VITTORINO | 5 | |||
13) | il 2 | MENGHINO | 4 | |||
14) | il 16 | RONDONE | 5 | |||
15) | il 2 | GIOVE | 6 |
Gaudenzia (storna maremmana 1942-1972)
Guadenzia, docile e generosa, precisa e velocissima, era la cavalla ideale per le doti
e lo stile di Vittorino, il suo fantino "allenatore" con il quale
costituì un'accoppiata imbattibile. Con lui nel 1954 vinse a Luglio nell'Onda
e nell'Agosto, in una carriera indimenticabile, perse subito il fantino e per
tutta la corsa, scossa, portò i suoi attacchi proprio a Vittorino, che aveva il giubbetto del Nicchio e la
nerbò spietatamente cercando invano di impedirle il sorpasso, che avvenne negli ultimi metri.
Nel palio straordinario
proprio di quello stesso anno , Gaudenzia toccò in sorte
al Leocorno, e a correre fu chiamato Vittorino. La coppia era
ricostituita. Alla vigilia del Palio, in una delle prime interviste
richieste ai fantini, Beppe Gentile detto Ciancone
con una smorfia preoccupata ammise laconicamente "co
Gaudenzia nun c'è niente da fa". E Francesco
Cuttoni, detto Mezzetto, rincarò
affermando "che preferirebbe una gamba della storna
a tutto il suo cavallo". E infatti la storna e Vittorino
vinsero così facilmente che Guadenzia fu scartata alla
tratta successiva per manifesta superiorità. Mezzetto
fu accontato due anni dopo,
e portò alla vittoria la storna regalando all'Istrice
la vittoria che oramai aspettava da 21 anni. Finita la sua avventura
in Piazza, Gaudenzia tornò nelle colline di Celsa, dove
sarebbe morta nel 1972 a trent'anni suonati. Il suo proprietario
Benito Giachetti la tenne amorevolmente e i contradaioli a cui
aveva dato tante gioie andarano spesso a trovarla come si va
a visitare una vecchia amica.
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