Dalle battaglie al Palio
Nel momento in cui la Repubblica cadde, venne inglobata nello Stato Mediceo e venne abolito il Corteo dei Ceri, il modo di annullare ciò che rappresentava il trionfo della potente e libera Siena. Furono svuotate di ogni potere le compagnie militari. Il Palio per le strade cittadine alla lunga perse di interesse mentre si intensificarono le gare che avevano come teatro Piazza del Campo.
Probabilmente la prima edizione del Palio corso alla tonda nel Campo
è quella del 1633.
Anche se nel 1656 ebbe luogo il primo Palio ufficialmente collegato
alla celebrazione del miracolo della Madonna di Provenzano, che cadeva
il 2 luglio, possiamo parlare del Palio così come lo conosciamo
oggi solo dagli inizi del 1700. Infatti quel secolo si aprì subito
con l'istituzione di un secondo Palio, corso il 16 agosto per iniziativa
dell'Oca, dopo quello alla tonda di luglio e quello dell'Assunta, condotto
per le vie della città. In quel secolo si raggiungerà poi la definitiva
consacrazione della manifestazione, grazie soprattutto alla Serenissima
principessa Violante di
Baviera, governatrice di Siena.
Nel 1721 vennero istituite 12 regole che riordinarono le modalità di esecuzione della Corsa e che, in gran parte, rimangono ancora oggi in vigore. In questo secolo si susseguirono edizioni memorabili del Palio sia per le sfilate che per la presenza di ospiti illustri.
Dal '700 a oggi poco è cambiato, con l'unità d'Italia il Palio acquista un'importanza ed un fascino ancora maggiori e meglio definiti. L'immagine ancora medioevale della città venne rinfrescata dai restauri. L'amministrazione locale iniziò ad intrecciarsi profondamente con la manifestazione, tanto che il Comune negli anni '70 fu indotto a riordinare i costumi del corteo, secondo la severa direzione artistica dell'Accademia di Belle Arti. Un'altra data rilevante per il Palio è il 1928, quando grazie all'iniziativa del Sindaco venne sensibilmente rinnovata la composizione del Corteo Storico, adeguandola, da un punto di vista scenografico, alle esigenze di una festa che andava affermandosi sempre più nel gusto del pubblico. Da allora non ci sono state modificazioni di rilievo ed ogni anno il 2 luglio e il 16 agosto si vive, secondo un rituale filtrato dal vaglio dei secoli, l'avvenimento più esaltante e spettacolare dell'anno senese.