Tre itinerari in mountain bike nelle Crete
La bicicletta si inerpica su una strada bianca deserta: a far da spettatori muti, lungo i margini, oliveti e cipressi allineati a perdita d'occhio. Chilometri e chilometri di sterrato che scivolano via sotto le ruote. Si è immersi in una luce irreale. Chi pedala in Val d'Orcia difficilmente conosce la parola "fatica". Perché la bellezza autentica delle cose semplici non stanca. Strano destino, quello delle crete senesi.Un po' come accade alle opere d'arte dei grandi maestri, suscitano emozioni sempre nuove.Modellate dagli agenti atmosferici come
da altrettanti, capricciosi artisti, cambiano di anno
in anno, di stagione in stagione. A seconda che siano
battute da! vento, levigate dalla pioggia, bruciate dal
sole. La tavolozza di colori alterna il verde della primavera
al giallo dell'estate e all'ocra dell'inverno. Una tinta
per ridipingere ogni volta un differente stato d'animo.
Nessuna meraviglia se registi e pubblicitari hanno eletto
questo luogo a set ideale per girarci spot oppure scene
di film (dalla pubblicità della Barilla a pellicole
come 10 ballo da sola o II ciclone).
Tra Torrenieri e San Quirico d'Orcia, dopo
una partenza ripida, l'itinerario
n. 1 si snoda lungo strade bianche su colline
ondulate. Sono circa 15 chilometri in un paesaggio dalle
suggestioni intense.
Siamo al centro del Parco artistico e culturale della
Val d'Orcia, a sud di Siena, nel bel mezzo di uno dei
nove itinerari studiati per chi ha deciso di visitare
le famose Crete senesi a piedi oppure, ancora meglio,
in bicicletta.
E' da qui prende avvio l'itinerario
n. 1 (15 km).
Un reticolato di strade bianche attraversa il territorio
di cinque comuni il cui nome e capace gia da solo di evocare
suggestioni Montalcino, Pienza, S. Quirico
d'Orcia, Castiglione d'Orcia, Radicofani.
Qui valli e colline si alternano come in un gioco. Pare
che per un colpo di bacchetta magica le onde del mare
si siano trasformate in terra fertile da coltivare, conservando
però la loro forma sinuosa.
Da Torrenieri si segue la Vecchia Cassia in
direzione S. Quirico d'Orcia (niente paura: comincia
con una pendenza un po' ripida, ma poi diventa dolce),
finché sulla sinistra non s'incrocia la strada
bianca da imboccare con le indicazioni verso Cosona.
Si passa accanto ad alcuni suggestivi poderi, si costeggiano
oliveti e ci s'infila in mezzo alle doppie file di cipressi.
Di tanto in tanto la strada inquadra un panorama che ricorda
lo sfondo di un dipinto rinascimentale: greggi che lentamente
rientrano all'ovile al crepuscolo, rocche medievali che
dominano dai colli, tranquilli monasteri. Lasciata Cosona
sulla sinistra, si deve affrontare uno sterrato che
porta al borgo di Lucignano d' Asso: una piacevole
divagazione che allunga il percorso di otto chilometri.
Proseguendo lungo la strada principale, si arriva fino
a Pienza.
Per raggiungere Sant'Anna in Camprena, bisogna
invece svoltare a sinistra dopo circa 500 metri (sono
ben visibili le indicazioni). Vale la pena raggiungere
questo borgo, non fosse altro che per visitare il monastero,
fondato nel 1324 e modificato a fine Quattrocento,
con un interessante ciclo di affreschi del Sodoma nel
refettorio.
Da Torrenieri parte anche il cosiddetto Sentiero
del Brunello (itinerario
n. 2), che, inoltrandosi tra i vigneti più
famosi al mondo, porta fino a Montalcino. E' lungo
circa dieci chilometri, che sarebbero un volo, se non
si dovessero superare 300 metri di dislivello nella parte
finale. Per imboccare questa strada, si prende la Vecchia
Cassia in direzione Siena, e arrivati alla
località II Poggio si imbocca sulla sinistra
il sentiero indicato dal cartello "Itinerari guidati
della Val d'Orcia".
Quando si incrocia la statale 45, il paesaggio
comincia a variare: non più greggi e sterminati
campi, che d'estate si vestono di girasoli, ma ombrosi
boschi e vigneti Non è difficile immaginare su
queste strade i pellegrini in cammino lungo la via
Francigena, specie quando ci si imbatte in una
pieve isolata o in un'austera fortezza Per molti di loro,
questa era solo una delle tante tappe che si incontravano
sulla via di Roma o di Gerusalemme.
L'itinerario n. 3 spazia
da Montalcino a S. Quirico d'Orcia, ed e
lungo 13 chilometri.
Inizia a Porta Budelli, l'antica via d'accesso
a nord del centro medievale di Montalcino, e poi
attraversa i celebri vigneti del Brunello. Una
volta scesi dal colle di Montalcino e attraversate
due strade asfaltate ci si immerge tra colli e campi fino
ad arrivare a S. Quirico d'Orcia. Questo antico
centro era famosissimo intorno all'anno Mille, perché
qui trovavano ricovero i pellegrini presso l'Ospedale
Santa Maria della Scala.
Veronica H Wipflinger