L'offerta del Cero
Siena aveva nei confronti della Madonna una speciale venerazione,
anche prima della definitiva donazione della città alla vergine,
dopo la vittoria nella battaglia di Montaperti.
Alla Vergine era stata intitolata la cattedrale e in occasione
della festa dell'assunta si iniziò a promuovere la maggiore cerimonia
pubblica senese: l'offerta del Cero.
Ben presto l'avvenimento trascese i confini della città e iniziò
a richiamare un pubblico vasto composto anche da illustri visitatori.
Fu probabilmente allora che si iniziò a collegare sempre più costantemente
la festività dell'assunta con una corsa di cavalli che attraversava
per lungo tutta la città, o quasi, arricchendo suggestivamente
l'elenco delle attrattive che si offrivano a senesi e forestieri.
Le Contrade, piccoli nuclei territoriali, non possedevano ancora sufficiente dignità per partecipare alla corsa alla pari dei nobili e capitani militari che ne erano gli organizzatori. Si correva per vincere un premio consistente generalmente nel pallium, un drappo di stoffa pregiata.
Al popolo erano state riservate altre gare, cruente e spesso
drammatiche. I senesi partecipavano a questi feroci pestaggi divisi
in squadre; inizialmente erano tre
grosse squadre (Terzo di Città, Terzo di S.Martino e Terzo
di Kamollia) che furono poi suddivise nelle molte contrade cittadine,
molte delle quali oggi soppresse. Le gare erano precedute dal
corteo dei carri a forma degli animali delle Contrade. Questi
carri erano molto robusti e bene attrezzati: venivano utilizzati
durante lo svolgimento della strana battuta per riparare i cacciatori,
come allora avveniva per i carri da battaglia, che in guerra servivano
agli armati delle opposte fazioni come punto di riferimento e
rifugio. Rimane il ricordo di questo antico mezzo nel "Carroccio"
che nella sfilata che precede la carriera, recando appunto il
"Cencio" al suono incessante della martinella, la campanella
che serviva ai soldati per ritrovare sempre il carro nella confusione
della battaglia.
Assieme alla celebrazione dell'Assunta, di pari passo, acquisirono importanza le manifestazioni popolari e iniziarono a sfilare con pompa e grandiosità anche le rappresentanze di quella parte di popolazione che assisteva dai bordi delle strade o dalle finestre al corteo dei carri di mezz'agosto .