Tra il Chianti e le Crete
Tra il Chianti e le Crete: così potremmo sintetizzare le caratteristiche di questo percorso tutto su strada asfaltata che abbraccia appunto queste due zone, così vicine ma anche così diverse tra loro, sicuramente così tanto affascinanti per il turista: Castelnuovo Berardenga - Monteaperti - Asciano - Serre di Rapolano - Rapolano - Armaiolo - Castelnuovo Berardenga.
Si parte da Castelnuovo per pedalare per alcuni chilometri lungo le dolci colline di un Chianti che potremmo definire "di confine" per la sua vicinanza con il territorio singolare delle Crete Senesi; la strada da prendere è quella che porta verso Pianella e che passa per Pieve di Pacina e Barca. Poi, prima della località di S.Piero, occorre piegare sulla nostra sinistra verso Monteaperti. La campagna, coltivata a seminativo nudo, si presenta profondamente diversa da quella che siamo abituati ad osservare lungo i percorsi che attraversano il Chianti: le colline si fanno sempre più basse e i boschi tendono a scomparire. Si pedala in un panorama ampio, che spazia fino e oltre Siena; dopo Monteaperti la strada tende a scendere fino al paese di Arbia che si raggiunge dopo aver superato la superstrada Siena-Bettolle.
Da Arbia prendiamo la strada Laurentana, antica arteria medioevale che collegava il senese con i paesi della lontana Maremma; larteria che va verso Asciano, taglia tutta la zona delle Crete Senesi, un aspro territorio fatto di terra e cielo in cui si susseguono poggi, dalla tipica forma di mammelle, punteggiati da casolari, cipressi e greggi di ovini. Si pedala in un ambiente che ti prende per la sua bellezza "lunare", per i suoi densi e caldi colori estivi e per le sue smorte tonalità invernali, un territorio che rapisce il turista perché gli permette di abbracciare un panorama che spazia in territori sempre vasti ed imponenti. La Laurentana ci impegna in un susseguirsi di strappi dalle pendenze notevoli fino a Vescona e poi in un susseguirsi di ripide salite e ancor più ripide discese fino ad Asciano.
Il paese di Asciano, adagiato in una ampia vallata segnata dallOmbrone, merita una accurata visita per i suoi notevoli tesori, primo tra tutti la bellissima Collegiata; la fisionomia dellabitato è stata profondamente trasformata nel novecento con interventi architettonici quantomeno discutibili per cui non sempre è facile rintracciare le sue lontane origini medioevali.
La strada che dobbiamo ora seguire è quella che porta a Rapolano, una strada che non presenta particolari impegni altimetrici e che abbandona la zona delle Crete per attraversare quella termo-minerale delle cave di travertino, che si vedono addossate alle colline dominate dal paese di Serre di Rapolano.
Rapolano, chiuso dalla cinta muraria allinterno della quale è ancora possibile individuare il nucleo primitivo chiamato Castellare, si trova al centro di un territorio ricco di sorgenti termali. Poco distante dal paese, sulla vecchia strada che portava a Siena e sulla quale continua il nostro itinerario, si trova il castello di Armaiolo; poco oltre una indicazione segnala Castelnuovo che raggiungiamo dopo aver risalito i primi contrafforti del Chianti.